Va in scena la malattia
Della brutta faccenda del casting per ragazze malate di disturbi alimentari che io stessa ho denunciato e che è stato ripreso e condannato su ogni sito, social, radio e trasmissione televisiva, si è detto anche troppo. Si è parlato dell’inopportunità di chiamare la malattia “caratteristica”, dell’effetto distonico che scaturisce dal parlare di patologie mortali con un tono da televendita, della lucida selezione del dolore.
“Per una nota trasmissione televisiva stiamo cercando ragazze dai 20 ai 25 anni che soffrono di disturbi alimentari. Se avete queste caratteristiche scrivete a…” recitava con tono yeah la bionda...
Lasciamoci travolgere, il cibo gourmet ci salverà
<<Nessun amore è più sincero dell’amore per il cibo>> scriveva George Bernard Shaw in un’epoca in cui all’atto del mangiare non venivano dati altri...
La non banalità del male
Il discorso sull’infanticidio che sta popolando quotidiani e social in questi giorni – a seguito dei recenti fatti di cronaca – è frutto dell’ignoranza...
Il mito ludico della cannabis
Nel dibattito sulla legalizzazione della cannabis, tra proposte di legge più o meno restrittive, c’è un aspetto poco considerato o comunque poco discusso, che...
Summer mania
Si chiama summer mania ma non è una compilation estiva. E’ il nome che gli psichiatri americani, già nel 1978, hanno dato ad un...